Centro de Arte Flamenco - Flamenco

LOS PALOS DEL FLAMENCO

Con la parola Flamenco si racchiudono molteplici stili di quest’arte, chiamati “Palos”, che si caratterizzano e differenziano in base al ritmo, alla melodia, alla tonalità o anche all’argomento trattato dal canto.
La frase musicale con il numero di battiti e l’accentazione si chiama compás, e rappresenta appunto la metrica alla quale cante, baile y guitarra si devono attenere.
Alcuni palos vedono la presenza di chitarra, canto e danza, altri solo di canto, “a palo seco”, ed altri ancora solo canto e chitarra senza la presenza della danza.
I palos vengono di norma divisi in due gruppi. Al primo gruppo, quello del cante jondo (canto profondo), appartengono palos di sofferenza, intensi e tragici, mentre al secondo, chiamato del cante chico (canto piccolo), appartengono palos più leggeri e sereni. Insieme a quest’ultimi ci sono i palos detti “de ida y vuelta” ovvero andata e ritorno, dall’America latina, apportando al flamenco sonorità del nuovo continente.
Tornando al compás, (frase musicale), nel flamenco ve sono tre tipi, ovvero il compás flamenco (di dodici tempi), il compás binario (di quattro tempi) e il compás ternario (di tre tempi).
Per renderci conto di quanti sono i palos e leggere almeno per una volta tutti i loro nomi, vediamo una rappresentazione grafica dell’albero genealogico che li raggruppa.

albero genealogico palos Fandangos Cantiñas Soleares Tangos Siguiriyas Ida Y Vuelta Compas Autoctono

(clicca per ingrandire)

Torna alla mappa
FANDANGOS
Fandangos Canto nato per accompagnare il ballo e basato su un compás ternario, dotato spesso di un ritmo sostenuto e di un ricco accompagnamento strumentale. Di origine araba, il fandango è un’espressione propria del folclore andaluso che, a partire dalla metà dell’ottocento, si afflamenca e si diffonde dall’Andalusia in tutta la penisola iberica, imparentandosi con le diverse tradizioni regionali.
Della famiglia del fandango fanno parte anche: las malagueñas, las rondeñas, los verdiales, los fandangos de Huelva, granaínas y media granaínas.
Tarantos Si può definire il taranto la versione danzata della taranta, facendo parte della stessa famiglia e avendo lo stesso compás. Con la taranta condivide anche la stessa provenienza, nascono infatti nella zona di Almería e molti lo definiscono come un tangos minero. Una delle prime figure ad interpretare questo palo fu Carmen Amaya
Taranta Questo cante nato solo ed esclusivamente per essere ascoltato, fa parte della famiglia dei cantes de las minas o cantes de levantes. Deriva dal fandango, con compás libre è un canto virtuosistico originario delle zone di Almeria, Jaén e Murcia.
Torna alla mappa
TANGOS
Farruca Cante aflamencado di origine galiziana che si appoggia su ritmo binario (compás de tangos). È molto cadenzato e malinconico. L’adattamento definitivo al Flamenco si ha all’inizio del ’900, grazie a El Loli, per primo, e poi a Manuel Torre, il quale molto probabilmente attribuì a questo cante la sua grazia. Il termine farruca viene da farruco, parola con cui gli andalusi indicavano il galiziano o l’asturiano appena uscito dalla sua terra d’origine. La malinconia del cante può venire dal fatto della lontananza che si creava fra los farrucos che emigravano in America e le donne che rimanevano in Spagna. Il cante por farruca oggi giorno viene quasi esclusivamente usato per accompagnare il baile, visto anche il fatto che è uno stile nel quale è più interessante il baile rispetto al cante. Il baile por farruca infatti è una danza molto elegante, lenta e suntuosa, con ricercatezze ritmiche e tecniche, solitamente maschile, ma capita di vederlo danzato anche da donne che, spesso indossano pantaloni.
Garrotin È un cante proveniente dalle Asturie e poi afflamencato dai gitani catalani sul compás de tangos. Questo palo, accompagna un baile con lo stesso nome e tanto la musica, come la danza, sono caratterizzati dal ritmo vivace e dalla melodia orecchiabile, privo però di essenza profonda. Il testo si caratterizza per contenuti poco impegnativi, leggeri e divertenti. Una particolarità del baile por garrotin è che spesso viene ballato con il sombrero cordobés.
Tra i suoi principali divulgatori: Faíco, Vicente Escudero, Carmen Amaya y la Niña de los Peines.
Tangos Canto allegro e vivace, derivante da antichi canti gitani. Nasce per accompagnare il baile con una connotazione sensuale provocante sia nella musica sia nella danza. Ben presto lo vediamo utilizzato all’interno di Zarzuelas (operette), dove piano piano diventerà sempre più flamenco grazie alle possibilità che offre al cantaor di potersi esprimere liberamente. Il compás del tango, su cui si appoggiano tantissimi altri palos, è di tipo binario (4/4). Sono tantissime le varianti di tangos che esistono, per il luogo di provenienza, per la forma di essere cantato o danzato; tangos de Graná, tangos extremeños, tangos de Jaén, tangos del Sacromonte ecc. ecc. Oggi giorno los tangos sono molto diffusi ed interpretati, sia come canto, danza e musica, trovando in questo stile un aire fertile per la espressività di tutti gli artisti.
Tientos Canto che deriva dal tangos, col quale condivide lo stesso compás (4/4), ma molto più lento, caratteristica che rende questo stile più sontuoso e profondo. Si pensa che uno dei primi interpreti fu Enrique el Mellizo. Si apre quindi una nuova forma di cantare e danzare “il nuovo” tangos. Il baile por tientos è una danza maestosa ed elegante nella quale il bailaor varia da attimi di movimenti ampi e lenti a repentini cambi di ritmo con cesellature tecniche di zapateado, chiudendo la danza por tangos; finendo così con un ritmo più incalzante ed allegro.
Torna alla mappa
SOLEARES
Bamberas Canto che si definisce aflamencado, derivando infatti dal canto tradizionale del columpio (altalena). Il nome è dato dal fatto che questo palo veniva cantato al ritmo dell’altalena (bamboleo).
Bulerías Il nome bulerías deriva da bullería, burlería, ovvero baccano, festa, burla e rappresenta il palo tipico di Jerez de la Frontera. Si distingue per il suo ritmo rapido, con grandi ascese di allegria, supportate da gridi e voci incitanti e si presta molto come danza finale di una fiesta flamenca.
Soleares o Soleá Con la soleá ci troviamo di fronte al palo che rappresenta il fulcro dell’arte flamenca, dell’arte profonda e pura, ma non per questo il più antico. La soleá racchiude sia nel cante, nel baile e nel toque tutti i valori, le qualità estetiche, le strutture e le emozioni delle più profonde radici del flamenco. La parola soleá deriva da soledad ovvero solitudine; questo ci fa capire che siamo davanti ad uno stile austero, interiore, non allegro. La soleá che deriva dal jaleo e dal bolero, nasce a Cadíz, passando poi da Jerez e trovando una sua conformazione stilistica nel quartiere sevillano di triana. Il compás della soleá, sul quale si appoggiano tantissimi altri palos è il compás di amalgama, ossia il compás di dodici tempi.
Torna alla mappa
CANTIÑAS
Alegrías Palo di tipo festoso e allegro, facente parte del gruppo de las cantiñas che rappresenta per eccellenza i canti di Cádiz. La melodia delle alegrías è vivace ed i testi allegri, con un incalzare ritmico che incita al baile.
Cantiñas Con il nome cantiñas si indica un gruppo di palos caratteristici della città di Cádiz e Jerez de la Frontera, tra cui alegrías, mirabrás, romeras, caracoles e la cantiñas vera e propria. Si appoggiano tutti sul compás della soleá, ma sono caratterizzate da un aire festero. Tra di loro si distinguono per la forma musicale, per il cante o per il modo di danzarle.
Caracoles Questo palo fa parte della famiglia delle cantiñas. Il nome deriva dalla parola stessa che si sente ripetuta nel ritornello di chiusura. Stile allegro e festoso, spesso danzato con abanico (ventaglio).
Mirabras Palo appartenente alla famiglia delle cantiñas. Sembra che questo stile di cante e baile arrivi, come altri palos del flamenco, da un canto di folclore, poi aflamencado. Stile sempre allegro e spensierato, si differenzia dagli altri stili di questa famiglia per la sua caratteristica melodia e anche per il fatto che spesso, ma non sempre, nel testo è presente il nome stesso di questo palo.
Romeras Questo cante, facente parte della famiglia delle cantiñas, nasce per accompagnare la danza nell’ambito dei café cantantes. Il compás su cui si appoggia la romera è di dodici tempi come quello della alegrías, ma la tonalità è diversa. Sull’origine del nome sono varie le teorie; da similitudini con nomi di interpreti a coincidenze sulle parole del canto e soprannomi di donne in un incastro di desideri e rabbie amorose o più semplicemente chi pensa che sia un canto de romería (processioni religiose). I temi delle romeras sono sempre molto dolci e leggeri, spesso relazionati a situazioni amorose, innamoramenti o piccole gelosie.
Torna alla mappa
IDA Y VUELTA
Colombianas La colombianas è un palo del flamenco creato nel 1931 dal cantaor Pepe Marchena. È considerato uno degli stili più recenti di quest’arte. Pur essendo un cante creato in Spagna, possiede certe influenze melodiche sudamericane, da qui il suo nome. Stile allegro e piacevole, ebbe un buon riscontro tra il pubblico anche se i puristi lo considerano un po’ lontano dai canti profondi.
Guajiras Questo cante flamenco è chiaramente uno dei palos de ida y vuelta, ovvero di andata e ritorno, visto che affonda le sue radici a Cuba e la sua trasformazione in flamenco in Andalusia. Cante e baile molto dolce e melodico, con testi che parlano di amori e nostalgie tra le due terre; per questo è prettamente femminile e spesso nel baile si usano abanicos, mantones o batas de colas. Il suo compás è di dodici tempi.
Rumbas Canto folklorico di provenienza ispano-americana, a Cuba infatti troviamo la guaracha o las rumbitas campesinas, poi afflamencato; le prime tracce di rumba flamenca le troviamo in Cádiz. Il compás su cui si appoggiano le rumbas è di 4/4 come los tangos, ma ancora più brioso, rapido e allegro, motivo per il quale questo cante viene utilizzato, insieme alla bulerías, nelle fiestas gitanas. Oggi giorno si trovano molte creazioni di aires mixtos tango-rumba per le quali è obbligatorio citare Camarón de la Isla e senza dubbio Paco de Lucia.
Torna alla mappa
SIGUIRIYAS
Serranas Letteralmente serrana vuol dire montanara e spesso nelle sue parole si trovano riferimenti a montagne e contrabbandieri che qui si rifugiavano. Nasce da un canto folklorico, successivamente afflamencato e appoggiato sul compás della siguiriya, dalla quale però si distingue per la tonalità. Palo di tipo dolce e lento che nasce senza troppe pretese, ma che grazie alla interpretazione di grandi esponenti di quest’arte diventa poco a poco più profondo. Stile adatto anche al baile.
Siguiriyas La siguiriya o seguiriya oltre ad essere uno dei canti più antichi, rappresenta l’essenza del sentimento flamenco più profondo. Il canto, composto da poche parole, acquisisce un forte carattere espressivo grazie ai tanti arricchimenti vocali che il cantaor esegue, facendo diventare questo palo una base di altri stili alcuni dei quali solamente vocali, senza accompagnamento musicale. Il compás della siguiriya è di dodici tempi ma, rispetto a quello della soleá ad esempio, risulta essere invertito (soleá 6X8+3X4, siguiriya 3X4+6X8). Anche la siguiriya, come molti altri, nasce tra le province di Cádiz e Sevilla per poi estendersi in tutta Andalucia.
Torna alla mappa
COMPAS AUTOCTONO
Alboreá Con alboreá si indica un palo che si usa durante i matrimoni gitani, il suo nome deriva dal termine albor (albore, prima luce dell’alba). Secondo molti cantaores gitanos dovrebbe essere usata solo per i matrimoni e non in altro modo, anche se raramente la si vede in alcune messe in scena.
Peteneras Sono varie le teorie sulla nascita di questo stile, triste, cupo e con testi spesso che parlano di morte. La prima teoria, sicuramente la più coinvolgente a livello emozionale, parla di una donna chiamata la Petenera, nome derivante da Paternera, ovvero colei che è nata a Paterna del Rivera, in provincia di Cádiz. Si dice che questa donna fosse la dannazione degli uomini, per i suoi modi sensuali e il suo potere seduttore, capace di seminare “morte” ovunque passasse.
Altre teorie ci parlano di origini ebree, avendo trovato nei Balcani musiche con testi nei quali si narra della dannazione degli uomini.
Altre ancora, più recenti, collegano con molta sicurezza la nascita della Petenera al Messico, avendo trovato musiche molto simili nel folclore della civiltà azteca. Esistono più versioni: la Petenera antica e la moderna che si divide in grande e chica. Solo quest’ultima può essere accompagnata dal baile.
Saetas Canto di tipo religioso, che viene usato per accompagnare le funzioni della Settimana Santa, in quanto omaggio alle immagini del Cristo o della Vergine portate in processione. Ancora oggi, come anticamente succedeva, in Andalucía, durante queste processioni per le vie della città, l’immagine sacra sosta sotto una finestra o un balcone dal quale si affaccia qualcuno ad omaggiare il passaggio con il canto di una Saeta. La Saeta nasce da un canto religioso di tipo popolare, anch’esso con lo stesso nome, che poi venne afflamencato. La trasposizione in chiave flamenca avviene adattando questo cante al compás della siguiriya o martinete; si possono ascoltare saetas a palo seco, ovvero solo voce, o con il classico accompagnamento bandistico tipico delle processioni religiose. Quindi qui vediamo la fusione tra flamenco e religione, tra flamenco e vita quotidiana e capiamo che il flamenco non è semplicemente un canto, una musica, ma è quell’arte che scandisce la vita gitana e non solo
Sevillanas Sicuramente las sevillanas rappresentano il folklore della penisola iberica; sono, come il nome indica, originarie della città di Sevilla e nascono esclusivamente per essere danzate. Realmente non vengono considerate come vero e proprio palo flamenco, ma per le loro caratteristiche musicali e di danza e la loro struttura, rappresentano il passaggio tra folklore e flamenco. Esistono veramente tanti tipi di sevillanas che si distinguono per molteplici fattori: per la melodia, per gli argomenti trattati, per come si ballano o per il tipo di accompagnamento al canto; ma tutte in comune hanno che sono divise in quattro parti “coplas” che rappresentano anche la divisione del baile (primera, segunda, tercera y cuarta). È una danza di coppia che spesso possiamo vedere accompagnata con castañuelas (nacchere). Il tempo su cui la sevillana si basa è un compás di ¾.
Torna alla mappa